Rubrica “Tre domande. 80.

Marco Pata che ben conosciamo per l’impegno sociale (https://donetskrussia.wordpress.com/2022/10/28/parere-di-un-esperto-7/) ed altri soci hanno creato una divisione di un’Associazione culturale svizzera finalizzata all’organizzazione di viaggi ed attività di supporto agli investimenti in Abcasia nota anche come Abcazia o Abkhazia: un nuovo Paese nato come scissione dalla Georgia e confinante con la Russia nella vicina città di Sochi. La nostra redazione lo ha raggiunto per chiedere del suo viaggio in loco.

Marco Pata, avvocato, esperto del diritto internazionale. Foto dall’archivio privato di Marco Pata

– Ciao, Marco, grazie della tua disponibilità. Dunque, sei in visita dei posti con la natura meravigliosa! Perché hai scelto proprio Abcasia?

Cara Irina, grazie intanto per darmi la possibilità di condividere le mie recenti esperienze di viaggio in un posto davvero speciale. Difatti, negli ultimi mesi ho viaggiato spesso per la Russia ed ho deciso di visitare ogni volta anche l’Abcasia per esplorarla, vederne le bellezze naturali e capire meglio le caratteristiche del Paese. Ho scelto di fare questi viaggi perché ne avevo sentito parlare da altre persone ed avevo fatto delle ricerche in rete, ma ogni volta le informazioni che ricevevo erano sbagliate o incomplete e, quindi, ho deciso di andare a toccare con mano, conoscere la gente, vedere i posti più famosi, capire come si vive, e queste cose le si possono capire solo se si visitano le città e si incontra la gente, al contrario la maggior parte delle persone parla dell’Abcasia o scrive nei siti (anche istituzionali) su di essa cose di pura fantasia, spesso inventano vere e proprie bugie. Difatti, quello che ho trovato è completamente diverso da quanto mi avevano raccontato. Innanzitutto, per clima e bellezze paesaggistiche non ha nulla da invidiare rispetto ai più bei siti naturali del sud Italia, anche il clima è molto simile, specialmente quando ci si trova lungo la costa. Poi le colline sono molto verdi e ricche di vegetazione come nel centro Italia, mentre invece le sue montagne che arrivano a 2.500/3.000 metri possono tranquillamente rivaleggiare con le Alpi. Il grande vantaggio è che, essendo però relativamente poco abitata, in molte zone la natura è rimasta pura ed incontaminata. Il posto più incredibile che ho visitato è stato il lago Ritsa, un’esperienza incredibile, ed anche la spiaggia di Pitsunda è bellissima, pensa che a febbraio, che era deserta, ho visto i delfini a qualche decina di metri dalla riva.

– Quali sono le possibili di investimento in Abcasia per gli imprenditori Italia?

Secondo me, enormi! L’economia di questa piccola repubblica è in crescita, il settore del turismo è in fortissimo sviluppo e gli investimenti sono in aumento ogni anno, specialmente da parte di russi e turchi. In tutto questo mancano completamente gli italiani, con le loro tipiche ed imbattibili attività legate al turismo ed alla ristorazione, quindi ci sono molte finestre di possibilità ancora aperte. Inoltre, le caratteristiche agricole del territorio abcaso consentono la coltivazione di prodotti biologici di altissima qualità, alcuni dei quali rinomati in tutta la Russia ed il vicino oriente. Anche in questo campo gli italiani, con la loro secolare esperienza nel settore potrebbero aiutare lo sviluppo delle coltivazioni di qualità. I vini locali, peraltro, sono ottimi! Infine, secondo me il posto è ideale per trasferirvi piccole produzioni industriali, dato che l’energia e la manodopera hanno un costo molto limitato (il livello di tassazione rispetto agli Stati europei è incomparabile), ed i lavoratori sono mediamente ben preparati, disponendo oltretutto di buone scuole ed università locali, specialmente in alcuni settori scientifici.

https://www.byoblu.com/2024/05/26/viaggiare-ed-investire-in-abcasia-marco-pata/

Recentemente, il presidente della Georgia Iraklij Kobakhidze ha dichiarato di avere le speranze per il ritorno di Abcasia e di Ossezia del sud all’interno della Georgia e di voler aderire alla Comunità Europea entro il 2030. Quanto è reale questa speranza?

Si ho letto, ma secondo me si è trattato di una dichiarazione politica di mera facciata, che non ha alcuna base realistica. Sappiamo bene che le autorità degli Ossetini, anche di recente, hanno dichiarato più volte che hanno il desiderio e vogliono mettere in programma l’organizzazione di un futuro referendum per riunire la loro repubblica indipendente al territorio speculare dell’Ossezia del Nord, dove vivono i loro fratelli. Per quanto riguarda l’Abcasia, direi pure che è una dichiarazione irrealistica, in quanto le lotte sanguinose per l’indipendenza che si sono svolte negli anni ‘91-’93, hanno reso ormai del tutto impossibile la convivenza dei due popoli all’interno di una medesima entità territoriale e statale. Inoltre, il popolo abcaso ha un fortissimo spirito di indipendenza che li spingerebbe a resistere rispetto a qualunque possibile tentativo di inglobamento territoriale. Almeno questo ho potuto percepire con la mia esperienza. Al contrario, dato anche il desiderio manifestato di recente da parte del governo georgiano, di riavvicinamento diplomatico verso la Russia, mi aspetto che questo aiuti a riprendere in mano le trattative (sinora arenate) finalizzate a fare evolvere gli accordi di cessate il fuoco di Sochi e di Mosca del ‘93/‘94, ancora in vigore, in un vero e proprio trattato di pace e riconoscimento reciproco tra le due nazioni, risultato secondo me utile ed auspicabile per il bene futuro di tutto il Caucaso.


Il litorale di Sukhumi. Foto dall’archivio privato di Marco Pata

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